ENNESIMO CASO DI TRANSFOBIA A CATANIA
La st
ilista Cori Amenta ha denunciato sul suo profilo Instagram con un Reel (che condivideremo nelle storie e lasceremo in evidenza) il caso di transfobia che l’ha coinvolta nel suo recentissimo viaggio aereo, partenza dall’aeroporto di Catania.
Essendo un collettivo queer della r
egione è nostro dovere segnalare queste nefandezze che avvengono nel territorio.
È passata una sola settimana dal Transgender Day of Remembrance (TDoR) e come se nulla fosse degli addetti ai controlli dell’aeroporto catanese trovano divertente fare battute come “puppu, calamaru” e altre oscenità che nel dialetto siciliano indicano una sola cosa: fr**io.
Viviamo in un Paese in cui dobbiamo urlare per avere una legge che ci difenda, viviamo in un Paese in cui quella stessa legge viene completamente ignorata — e se provi ad opporti vieni accerchiato da cinque agenti della Polizia che minacciano di farti perdere l’areo e ti consigliano caldamente di andartene.
Viviamo in un Paese che nega continuamente la vergognosa cultura che la inonda da sempre, una cultura di disprezzo e risa verso chi non è conforme. È veramente disgustoso dover assistere a casi di violenza così, ed è altrettanto disgustoso essere inermi di fronte alle Forze dell’Ordine.
Siamo vicinu a Cori e saremo sempre prontu ad accoglierla in Sicilia a braccia aperte – magari con una gomitata al transfobico di turno.
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