[…]La discriminazione verso le persone transgender è diffusa, insidiosa e crudele, che risulta in conseguenze orribili.[…] Ai leader politici che lavorano per criminalizzare la sanità per le persone trans e che negano il nostro diritto di esistere e a tutte quelle enormi piattaforme che continuano a rigurgitare ostilità verso la comunità trans: avete del sangue sulle vostre mani.[…]
Questo è un estratto dalla lettera di coming out della star di Umbrella Accademy: il suo nome è Elliot Page. I giornali italiani, ovviamente, si sono sbizzarriti nel trattare l’argomento, chi andandoci piano, chi scadendo nei soliti errori quando si parla di persone transgender – nota di merito a Repubblica che nel suo articolo ha parlato nel modo più rispettoso possibile dell’argomento. Però – c’è un grosso però.
Come al solito i giornalisti italiani non capiscono quello che leggono e scrivono cose – senza informarsi cinque minuti prima di postare. Elliot non si identifica come un uomo, ma come una persona non binary, ovvero una persona che non si riconosce nei tradizionali generi binari “uomo” e “donna”; la scelta di usare i pronomi maschili e plurali (they/them) è una scelta personale ma non significa che sia uno o l’altro. È non-binary, punto, definirlu un uomo è un errore grave – che semplicemente crea ancora stigma inutile – e purtroppo molte testate italiane hanno fatto sotto intendere questo.
Da sottolineare che il termine non-binary cade sotto il grande ombrello transgender – che può essere binario (uomo/donna) e non binario (non-binary, agender, bigender ecc.) – quindi capiamo come abbiano ragionato certu giornalistu nell’approccio all’argomento.
Se all’occhio italiano il pronome they/them (loro) è strano, non lo è per una lingua come l’inglese la cui morfologia è influenzata poco o niente dall’uso del pronome plurale per indicare una singola persona. È corretto utilizzare in italiano il pronome maschile con cui si trova a suo agio, ma Elliot non è un uomo – e spero sia chiaro ai giornalisti la differenza tra sesso biologico e genere…
????️ Inoltre vorremmo sottolineare che quasi tutti i commenti sotto i post che abbiamo visto sono transfobici, misogini e omofobici in tantissimi modi. Gente che continua a chiamarlo per il nome con cui era noto precedentemente, chi dice “Mi sono s*g*to sulle tue foto”, chi dice “che peccato”, chi usa il femminile, abbiamo letto praticamente ogni insulto e offesa possibile.
????️????Il messaggio di Elliot è di speranza e di libertà personale, ma anche una chiara dichiarazione indirizzata ai media e alle personalità di spicco che rendono la vita delle persone transgender un autentico inferno.
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