OLTRE IL BINARIO

⏳In vista del TDOR (Transgender Day Of Remembrance), ci sentiamo in dovere di prepararci alla giornata con una breve spiegazione di cosa andiamo a “ricordare”.
????L’evento, che ricorre il 20 novembre, venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio (avvenuto nel 1998, a fine novembre) diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead” e, a partire dal 1999, a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.
????Le persone transgender non solo vivono un disagio personale ma anche un disagio sociale, il tutto causato dalla società cis-eteronormativa in cui siamo calati. Essere transgender non significa solo “voler essere un/a uomo/donna”, significa autodeterminare la propria esistenza, a prescindere da chi che vuole la società. Società ancora restia a lasciar andare certi stereotipi di genere.
⚠️Dal “esistono solo due generi” (utilizzando erroneamente il termine genere al posto di sesso biologico e per di più ignorando completamente delle basiche nozioni di anatomia – ovvero le variazioni intersex) al “non sarai mai ‘completo’ “, le persone transgender vengono continuamente mancate di rispetto dai media, dalla società e, purtroppo, anche dalla comunità LGBTQIA+ stessa.
????Il disagio aumenta ancora se parliamo di persone transgender non binarie, le cui varie identità (abbracciate dal termine ombrello non-binary) vengono continuamente screditate e sminuite. Solo in tempi recenti si è cominciato a parlare di identità nonbinarie, proprio per questo spesso vengono coniati nuovi nomi e bandiere che abbraccino le persone che cercano un nome alla propria identità.
❌“Non sei abbastanza uomo/donna/androgino”.
La violenza verso le persone transgender sa essere subdola, ma anche esplicita e tremenda. A volte si giunge alla violenza fisica. Sperando di raggingere un giorno in cui non dovremo più citare nuovi nomi durante la ricorrenza annuale, Liberazione Queer+ Messina è vicina e lotta per i diritti delle persone transgender.

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